Donella Del Monaco

Donella Del Monaco

Donella Del Monaco

Biografia

Donella Del Monaco nasce a Villorba, in provincia di Treviso e si laurea in Architettura all’Università di Venezia. La sua formazione musicale è complessa: comincia a studiare canto giovanissima con il padre Marcello che a Treviso aveva una Scuola Internazionale di canto lirico e in seguito anche con lo zio, il tenore Mario Del Monaco.

Accanto al repertorio lirico e concertistico tradizionale, Donella affianca lo studio e l’interesse per le varie possibilità timbriche ed espressive della voce, costruendo un percorso artistico personale di cantante-autrice-ricercatrice, sia nell’ambito della cultura tradizionale veneta, sia nell’incontro con le scritture dell’avanguardia.

Insieme al compositore e pianista Alfredo Tisocco, nel 1974 fonda il gruppo musicale di ricerca Opus Avantra (Avanguardia e Tradizione) formato da un gruppo di musicisti classici con l’intento di fondere e interscambiare aree musicali diverse che vanno dall’avanguardia, al rock, alla canzone, alla pura sperimentazione. I CD incisi dal gruppo – Introspezione, Lord Cromwell, Strata e Lyrics – appartenenti al genere progressive, diventano subito un cult e continuano a tutt’oggi a essere ristampati e richiesti da molti collezionisti.

Nell’area internazionale della musica progressive OpusAvantra viene considerato un gruppo unico nel suo genere per la graffiante originalità e per la complessità artistica. Nel 2003 il gruppo riprende la ricerca con una nuova esperienza musicale raccolta nel CD Venetia et anima realizzato in collaborazione con il compositore Paolo Troncon (direttore del Conservatorio di Vicenza). Un lavoro sia di scrittura che di improvvisazione di gruppo, basato su una nuova concezione, ma anche ispirato all’idea OpusAvantra.

Nel 1974 inizia un percorso all’interno della musica contemporanea alla Biennale Musica di Venezia 1975-76-79 e vari Festival e Rassegne di Musica Contemporanea per i quali è stata chiamata a interpretare opere dei maggiori compositori contemporanei (tra cui Salvatore Sciarrino, Sylvano Bussotti, John Cage, Luigi Nono, Marco Tutino, Azio Corghi) e presentando opere in prima esecuzione mondiale, alcune delle quali scritte per lei.

Il suo interesse per l’avanguardia musicale è costante e prosegue con varie iniziative tra le quali, nel 1996, l’OpusAvantra studium, un’etichetta discografica di ricerca nell’ambito del neo-prog e delle nuove tendenze. La nuova etichetta, oltre a una discografia ricercata, promuove anche convegni e incontri musicali di discussione su come alcuni aspetti della musica progressiva abbiano interagito con le diverse tendenze della musica contemporanea del passato e d’oggi.

In collaborazione con il dipartimento di Filosofia della Ca’ Foscari di Venezia e con la Biennale Musica, nel 2004 crea Incontri fra Musica e Filosofia. Gli appuntamenti annuali promuovono un dibattito su tematiche musicali ed estetiche della contemporaneità: L’interprete creativo (edizione 2004), Comporre e improvvisare (edizione 2005), Con/porre insieme (edizione 2006), (S)definire la musica (edizione 2007); con la partecipazione di personalità quali Marco De Natale (Presidente della Società Italiana di Analisi Musicale) e del mondo ‘prog quali Riccardo Storti (Centro Studi Progressive italiano e direttore della rivista Contrappunti) e Donato Zoppo (critico e scrittore di progressive), nonché autori contemporanei di ricerca tra i quali Markus Stockhausen ed Elliott Sharp, al quale è stato affidato un workshop creativo (il CD Em/Pyre di Elliott Sharp è in uscita per OpusAvantra Studium/RES – Registrazioni e Suoni).

Accanto al lavoro di ricerca nell’ambito del progressive, già a partire dal 1977, porta avanti uno studio personale sui canti della tradizione veneta; riscopre le Canzoni da Battello del Settecento veneziano e propone al compositore Salvatore Sciarrino di arrangiarle: ne esce un raffinato lavoro registrato per la Fonit Cetra con la partecipazione di alcuni strumentisti del Teatro alla Scala. Successivamente, il lavoro di ricerca sulle canzoni colte e popolari veneziane e venete si amplia a più periodi storici, dall’alto Medioevo fino ai giorni nostri e la ricerca musicale si estende al linguaggio. Nei testi poetici e musicali di Donella appaiono stratificazioni linguistiche che evidenziano una storia di crocevia fra Oriente e Occidente dove la lingua veneta si impasta con il greco, lo slavo, fino a risalire al franco-veneto medievale o addirittura al paleo-veneto di epoca pre-romana. Tale ricerca diviene ri-creazione immaginaria sul filo di antichi fonemi e formule di un viaggio temporale nel passato remoto di una grande civiltà della quale non rimangono che frammenti. Le tappe di questo lavoro sono documentate in alcuni CD: Venexia de oro (1999) dove il filo conduttore musicale sono i linguaggi della veneticità dal Medioevo alla contemporaneità, il lavoro si avvale della partecipazione del poeta Andrea Zanzotto; Merica, Merica (2000), una ricerca dei canti popolari del lavoro e dell’emigrazione con una rielaborazione classica del compositore Paolo Troncon e popolare del gruppo Barbapedana; Venetia et Anima (2003), una suite di brani sul tema della spiritualità, tra antico e contemporaneo, realizzata in collaborazione con il compositore Paolo Troncon e supportata dalla sperimentazione strumentale del gruppo OpusAvantra; per finire, le Canzoni da Battello del Settecento veneziano (2007), una raccolta di canzoni alcune delle quali orchestrate dal compositore Salvatore Sciarrino.

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